Iniziamo dalla mia città: Foligno
Foligno è al centro dell’Umbria e per questo in dialetto locale è ricordata dai suoi abitanti come “lu centru de lu munnu”. Il dialetto sembra simile al marchigiano, ma ci sono molte influenze anche del dialetto romanesco e si caratterizza per le molte U in fine di parola. In Umbria sono moltissimi i dialetti locali e sono tutti molto differenti tra di loro. Foligno è famosa per essere oggi come nel passato un importante centro economico ed è nota a livello internazionale per la sua Giostra della Quintana, una manifestazione storica che riprende scenografie e costumi dell’età barocca e li adatta al contesto cittadino, sia nei palazzi che nelle taverne. Nei prossimi post andremo a conoscere più nel dettaglio la città e i suoi abitanti.
SAN FRANCESCO E LA CITTA’ DI FOLIGNO
Nello scorso dicembre, in piena pandemia, a Foligno è stata inaugurata nel centro cittadino, Piazza della Repubblica, una scultura in onore di San Francesco di Assisi, progettata dall’architetto Pietro Battoni. L’opera è stata realizzata in bronzo dall’Antica Fonderia Artistica Anselmi di Roma ed è stato possibile esporla al pubblico grazie all’intervento congiunto della Pro Loco e della Diocesi folignate e grazie al finanziamento della Fondazione Cassa di Risparmio di Foligno. L’opera rappresenta due mani protese (simbolicamente quelle del Santo), che recano una stoffa ricamata e impreziosita da fiori a rilievo. Il gesto ricorda l’episodio in cui Francesco vendette le stoffe della bottega di suo padre per ricavarne il denaro che gli sarebbe servito per restaurare la piccola Chiesa di San Damiano, sulle pendici di Assisi. Con questa scultura si vuole ricordare l’importanza economica del mercato di Foligno al tempo di San Francesco, ma soprattutto il valore di questo atto, con cui Francesco volle mettersi a disposizione della comunità cristiana offrendo le sue risorse economiche.