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Siti archeologici

Carsulae

Carsulae è una delle testimonianze più interessanti tra i siti archeologici dell’Umbria, un parco archeologico in cui muoversi come immersi in un tempo remoto di una città romana. Camminare sulle pietre dell’antica Via Flaminia è una sensazione unica; è emozionante poter passeggiare tra l’area del Foro, i Templi Gemelli, la Basilica, l’area del Teatro e dell’Anfiteatro e la Chiesa romanica dei Santi Cosma e Damiano. L’immaginazione porta naturalmente ad immergersi nel passato, a pensare ad una città di provincia brulicante di commerci, attività politiche e celebrazioni religiose, in un tempo in cui questi aspetti della vita erano tutti fortemente collegati tra di loro. La visita del parco permette anche l’accesso al Centro Visita e Documentazione “Umberto Ciotti”, dove si può osservare la grande quantità di splendidi reperti emersi dagli scavi dell’area. Con gli occhi dell’archeologia non riuscirete ad andarvene senza aver espresso il desiderio di tornare, per percorrere di nuovo l’antica Via Flaminia e per sentire ancora parlare dei nostri antenati romani, come se fossero ancora vivi tra noi.

Carsulae

Carsulae è una delle testimonianze più interessanti tra i siti archeologici dell’Umbria, un parco archeologico in cui muoversi come immersi in un tempo remoto di una città romana. Camminare sulle pietre dell’antica Via Flaminia è una sensazione unica; è emozionante poter passeggiare tra l’area del Foro, i Templi Gemelli, la Basilica, l’area del Teatro e dell’Anfiteatro e la Chiesa romanica dei Santi Cosma e Damiano. L’immaginazione porta naturalmente ad immergersi nel passato, a pensare ad una città di provincia brulicante di commerci, attività politiche e celebrazioni religiose, in un tempo in cui questi aspetti della vita erano tutti fortemente collegati tra di loro. La visita del parco permette anche l’accesso al Centro Visita e Documentazione “Umberto Ciotti”, dove si può osservare la grande quantità di splendidi reperti emersi dagli scavi dell’area. Con gli occhi dell’archeologia non riuscirete ad andarvene senza aver espresso il desiderio di tornare, per percorrere di nuovo l’antica Via Flaminia e per sentire ancora parlare dei nostri antenati romani, come se fossero ancora vivi tra noi.

Otricoli

Nell’Umbria più meridionale per gli appassionati di archeologia è indispensabile una visita al parco archeologico di Otricoli. L’antica Ocriculum fu fondata lungo il fiume Tevere a ridosso della Via Flaminia proprio per sfruttare la posizione vantaggiosa su due vie di comunicazione, una fluviale e l’altra terrestre, tra le più importanti della Repubblica. Un percorso affascinante vi sorprenderà tra antiche rovine romane e piccole Chiese romaniche, accarezzati dai suoni e dai colori di una natura rigogliosa, tra paesaggi collinari e fluviali, tra campi di grano e sentieri sterrati.

Scoppieto

Scoppieto è una piccolissima località nel Comune di Baschi, in provincia di Terni, dove, dagli anni Novanta del secolo scorso sono iniziate delle campagne di ricognizione e uno scavo archeologico da parte dell’Università di Perugia, che hanno portato alla luce un’importante produzione di ceramica in “terra sigillata”, databile al I sec.a.C. ed esportata in tutto il Mediterraneo. Durante gli scavi sono emerse murature di un precedente santuario, collocato perciò come spesso accadeva sulla sommità di un colle, a dominio del fiume Tevere. La vicinanza del fiume rese possibile questo tipo di produzione, che aveva bisogno non solo di argilla, abbondante in questa zona, ma anche di legna per la cottura dei vasi nelle fornaci e di molta acqua per modellare la creta e per creare le diverse vernici. Molti sono stati i bolli, cioè i marchi di officina, ritrovati sul fondo dei vasi, la maggior parte con l’indicazione di due nomi, quello di Lucio Plotidius Por (…) e quello di Lucius Pltodius Zosimus, probabilmente i proprietari della fabbrica. Vi accompagnerò con un’attenta analisi della storia e delle tecnologie usate per questa antica produzione ceramica, senza tralasciare i racconti di come si sono susseguiti gli scavi, a cui personalmente ho partecipato.

Scoppieto

Scoppieto è una piccolissima località nel Comune di Baschi, in provincia di Terni, dove, dagli anni Novanta del secolo scorso sono iniziate delle campagne di ricognizione e uno scavo archeologico da parte dell’Università di Perugia, che hanno portato alla luce un’importante produzione di ceramica in “terra sigillata”, databile al I sec.a.C. ed esportata in tutto il Mediterraneo. Durante gli scavi sono emerse murature di un precedente santuario, collocato perciò come spesso accadeva sulla sommità di un colle, a dominio del fiume Tevere. La vicinanza del fiume rese possibile questo tipo di produzione, che aveva bisogno non solo di argilla, abbondante in questa zona, ma anche di legna per la cottura dei vasi nelle fornaci e di molta acqua per modellare la creta e per creare le diverse vernici. Molti sono stati i bolli, cioè i marchi di officina, ritrovati sul fondo dei vasi, la maggior parte con l’indicazione di due nomi, quello di Lucio Plotidius Por (…) e quello di Lucius Pltodius Zosimus, probabilmente i proprietari della fabbrica. Vi accompagnerò con un’attenta analisi della storia e delle tecnologie usate per questa antica produzione ceramica, senza tralasciare i racconti di come si sono susseguiti gli scavi, a cui personalmente ho partecipato.

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