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ALLA RI-SCOPERTA DELL’ARCHEOLOGIA LOCALE

ALLA RI-SCOPERTA DELL’ARCHEOLOGIA LOCALE

Come gran parte d’Italia siamo in zona arancione e non ci possiamo spostare dal Comune di Foligno.  Perciò anche oggi insieme alla mia famiglia ho deciso di fare una passeggiata nei dintorni della città, per stare all’aria aperta e lontano dalla confusione. Abbiamo cambiato zona rispetto a Colfiorito e questa volta ci siamo diretti a Capodacqua, una piccola frazione di Foligno posta a 13 km dal centro urbano e con una popolazione di circa duecento abitanti. Ci siamo soffermati però non sul centro abitato, ma su di uno dei tanti rinvenimenti archeologici posti lungo l’antica Via Flaminia: il viadotto romano di età augustea,  situato  a poca distanza dalla stazione di Capodacqua, lungo la linea ferroviaria Roma-Ancona.  Il viadotto si presenta in buone condizioni, dopo relativamente recenti lavori di ripulitura ed è molto piacevole passeggiare tra queste splendide rovine di epoca romana. Il sito archeologico presenta delle murature in opera quadrata di calcare locale che avevano la funzione di sostegno della collina soprastante e l’arcata di un cunicolo realizzata con blocchi disposti a raggiera. Sono inoltre visibili dei contrafforti perpendicolari alle murature che servivano per il sostegno della struttura, che probabilmente subì crolli già in epoca antica. La strada che correva sopra le arcate doveva avere un’estensione di circa sette metri ed è possibile raggiungerla tramite un sentiero in leggera pendenza. Con i ragazzi è stato divertente correre e arrampicarsi, alla ricerca degli antichi ruderi, in piena libertà e respirando aria pulita.

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