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Percorsi tra la natura

Il Bosco incantato

Un itinerario divertente per i bambini è quello che parte da Campello sul Clitunno e compie un giro ad anello per terminare a Rasiglia di Foligno.

Inizieremo con la visita delle Fonti del Clitunno, un bellissimo paesaggio naturalistico tra le acque, un luogo amato da letterati di tutti i tempi, da Virgilio a Byron, da Plinio il Giovane a Giosué Carducci. Da lì saliremo in direzione di Campello Alto, dove si può fare una passeggiata tra le stradine dell’antico borgo, per poi giungere a Pettino, con una sosta nell’area giochi attrezzata. Lungo la strada incontreremo l’Eremo di San Paterniano, il cui “Bosco Incantato” appartiene alla Comunità Montana della Valnerina e alla Comunanza Agraria di Cammoro.

Faggi secolari, abbeveratoi e aree verdi attrezzate per picnic e fitness fanno da corollario a un breve percorso che conduce al piccolo eremo in cui visse l’eremita Paterniano, che lasciò le sue “impronte” nell’inginocchiatoio che si trova nel portico. Come ultima tappa visiteremo il castello di Cammoro, un piccolo borgo dalla vista spettacolare, completamente restaurato e dai muri decorati con poesie dialettali. Scendendo verso Foligno incontreremo Rasiglia, con la sua piccola rocca e i suoi ponti sulle acque del fiume Menotre.

Il Bosco incantato

Un itinerario divertente per i bambini è quello che parte da Campello sul Clitunno e compie un giro ad anello per terminare a Rasiglia di Foligno.

Inizieremo con la visita delle Fonti del Clitunno, un bellissimo paesaggio naturalistico tra le acque, un luogo amato da letterati di tutti i tempi, da Virgilio a Byron, da Plinio il Giovane a Giosué Carducci. Da lì saliremo in direzione di Campello Alto, dove si può fare una passeggiata tra le stradine dell’antico borgo, per poi giungere a Pettino, con una sosta nell’area giochi attrezzata. Lungo la strada incontreremo l’Eremo di San Paterniano, il cui “Bosco Incantato” appartiene alla Comunità Montana della Valnerina e alla Comunanza Agraria di Cammoro.

Faggi secolari, abbeveratoi e aree verdi attrezzate per picnic e fitness fanno da corollario a un breve percorso che conduce al piccolo eremo in cui visse l’eremita Paterniano, che lasciò le sue “impronte” nell’inginocchiatoio che si trova nel portico. Come ultima tappa visiteremo il castello di Cammoro, un piccolo borgo dalla vista spettacolare, completamente restaurato e dai muri decoarti con poesie dialettali. Scendendo verso Foligno incontreremo Rasiglia, con la sua piccola rocca e i suoi ponti sulle acque del fiume Menotre.

Il porto sommerso

Un’ottima escursione da fare con i bambini (utilizzando la macchina e con le varie soste nei punti d’interesse) è quella che coinvolge la città di Narni e in particolare la sua Rocca, il paesino medievale di Stifone, situato a circa 7 km di distanza dalla città e la ricerca avventurosa del cantiere navale e del porto romani, sommersi nelle acque limpide del fiume Nera. Poco più avanti potremo raggiungere le Mole di Narni, una sorta di piscina naturale che si forma presso le Gole del Nera e collocata a ridosso della centrale idroelettrica di Nera Montoro. Non è balneabile, a causa d’improvvise inondazioni dovute alla presenza della vicina diga, ma potremo riposarci alla fine della visita prendendo il sole sul solarium.

Passeggiata sul monte Subasio

Quando i bambini giocano all’aria aperta, nella natura, lo fanno con una semplicità disarmante. Sono parte della natura che li circonda. Non si sentono a disagio se incontrano del fango o se si bagnano per un acquazzone. Le formiche sono loro amiche e riescono a parlare con qualsiasi essere vivente dotato di ali o zampe. Non hanno le paure di noi adulti, a meno che qualcuno non gliele abbia trasmesse e se ce le hanno, basta fargli vedere che è tutto semplice, che siamo anche noi parte di quel tutto che è la natura e allora ritornano bambini. Questo è possibile in Umbria, per le sue enormi risorse naturali. Una di queste è il Parco del Monte Subasio, dove si potremo ammirare tante specie vegetali e animali e dove potremo fare delle splendide passeggiate per arrivare ai “mortari”, le doline formate dalle piogge, che corrodono la roccia carsica e la modellano con queste stupende formazioni naturali. I bambini avranno la possibilità di vedere anche dei cavalli allo stato brado, da lontano però, senza disturbarli troppo.

Passeggiata sul monte Subasio

Quando i bambini giocano all’aria aperta, nella natura, lo fanno con una semplicità disarmante. Sono parte della natura che li circonda. Non si sentono a disagio se incontrano del fango o se si bagnano per un acquazzone. Le formiche sono loro amiche e riescono a parlare con qualsiasi essere vivente dotato di ali o zampe. Non hanno le paure di noi adulti, a meno che qualcuno non gliele abbia trasmesse e se ce le hanno, basta fargli vedere che è tutto semplice, che siamo anche noi parte di quel tutto che è la natura e allora ritornano bambini. Questo è possibile in Umbria, per le sue enormi risorse naturali. Una di queste è il Parco del Monte Subasio, dove potremo ammirare tante specie vegetali e animali e dove potremo fare delle splendide passeggiate per arrivare ai “mortari”, le doline formate dalle piogge, che corrodono la roccia carsica e la modellano con queste stupende formazioni naturali. I bambini avranno la possibilità di vedere anche dei cavalli allo stato brado, da lontano però, senza disturbarli troppo.

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