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Divagazioni archeologiche

Ricostruzione della città romana di HISPELLUM e la Villa dei Mosaici

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Ricostruzione della PERUSIA etrusca e romana

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La città romana di Asisium

Assisi è conosciuta in tutto il mondo per le sue meraviglie medievali, per la vita incredibile di un piccolo uomo, San Francesco, che ha cambiato la storia, per le sue stupende architetture romaniche e gotiche e per le espressioni artistiche dei più importanti geni della pittura di quel tempo, ma raramente ci si sofferma sulla bellezza della città romana. La visita dedicata alle antichità di Assisi si presenterà ricca di sorprese e di altrettante incredibili meraviglie. Oltre a quelle più visibili e comunemente note, come il Tempio di Minerva o l’anfiteatro romano, è possibile andare alla scoperta di quello che era la vita quotidiana della città tra la fine dell’età repubblicana e la prima età imperiale. Nel Museo del Foro Romano sono conservate moltissime epigrafi che possono aiutare a comprendere meglio come viveva la società in quel tempo, la stratigrafia della Piazza del Comune permette di capire come si è evoluta l’edilizia dall’epoca romana al periodo medievale e infine è possibile ricostruire lo stile di vita della classe sociale più elevata, l’élite aristocratica, poiché ci ha lasciato preziose testimonianze di domus affrescate. Questa visita sarà per il turista come una lente d’ingrandimento,che permetterà di notare particolari e tracce di un passato più antico, in una città che ha fatto molto raccontare di sé nel corso della storia.

La città romana di Asisium

Assisi è conosciuta in tutto il mondo per le sue meraviglie medievali, per la vita incredibile di un piccolo uomo, San Francesco, che ha cambiato la storia, per le sue stupende architetture romaniche e gotiche e per le espressioni artistiche dei più importanti geni della pittura di quel tempo, ma raramente ci si sofferma sulla bellezza della città romana. La visita dedeicata alle antichità di Assisi si presenterà ricca di sorprese e di altrettante incredibili meraviglie. Oltre a quelle più visibili e comunemente note, come il Tempio di Minerva o l’anfiteatro romano, è possibile andare alla scoperta di quello che era la vita quotidiana della città tra la fine dell’età repubblicana e la prima età imperiale. Nel Museo del Foro Romano sono conservate moltissime epigrafi che possono aiutare a comprendere meglio come viveva la società in quel tempo, la stratigrafia della Piazza del Comune permette di capire come si è evoluta l’edilizia dall’epoca romana al periodo medievale e infine è possibile ricostruire lo stile di vita della classe sociale più elevata, l’élite aristocratica, che ci ha lasciato preziose testimonianze di domus affrescate. Questa visita sarà per il turista come una lente d’ingrandimento,che permetterà di notare particolari e tracce di un passato più antico, in una città che  ha fatto molto raccontare di sé nel corso della storia.

Spoleto umbra e romana

Spoleto abbraccia visivamente un vasto territorio, dall’alto del colle Sant’Elia e, ancor di più, da Monteluco, quel luogo sacro sin dall’antichità che anche San Francesco amava per l’atmosfera piena di spiritualità. Spoleto è un luogo magico, che attrae il visitatore con la sua storia, la sua gastronomia, il suo naturale inserimento nel paesaggio che lo circonda, tanto che fu la città prescelta da Giancarlo Menotti per il suo Festival dei Due Mondi nel 1958. Spoleto incanta per la sua magia anche quando si parla di archeologia, perché tante sono le testimonianze di scavo nel circuito cittadino, grazie anche ai recenti lavori per la realizzazione del percorso meccanizzato di scale mobili. Dall’Arco di Druso e Germanico al tempio su cui fu costruita la Chiesa di Sant’Ansano, dalla strada basolata alla domus romana di via di Visiale, dalle mura di via Cecili a quelle definite “ciclopiche” lungo la via che conduce al Ponte delle Torri, dal teatro all’anfiteatro e alle numerose porte antiche non mancano gli spunti per avere un quadro completo della città romana nel suo più grande splendore. Un tuffo nell’antico che non può non incuriosire il turista appassionato di viaggi temporali.

Amelia e l’antico

Visitare la cittadina di Amelia significa entrare in un museo a cielo aperto, poiché molte sono le situazioni stratigrafiche che coinvolgono diverse epoche e molti i palazzi che espongono bassorilievi e iscrizioni provenienti da edifici o sepolcri di epoca classica. Ad Amelia molto interessante è la ricerca sia del tracciato murario dell’epoca della colonizzazione romana in opera poligonale, sia di quello di epoca preromana, relativo alla cittadella umbra, che doveva situarsi nella parte alta della città, dove si trova la Cattedrale. Molte sono le rilevanze archeologiche, come le cisterne romane al di sotto del piano stradale di Piazza del Comune, le terme di Palazzo Farrattini, la stessa Porta Romana, presso la quale fu rinvenuta la famosa statua del Germanico, il valoroso condottiero figlio adottivo dell’Imperatore Tiberio, ucciso misteriosamente in Siria. La statua del Germanico trionfa nel piccolo museo della città, situato presso l’antico Collegio Boccarini ed è una delle migliori realizzazioni di statuaria bronzea dell’antichità. La visita archeologica della città sarà allietata da molte altre meraviglie di altre epoche e dalle imperdibili tradizioni gastronomiche locali.

Amelia e l’antico

Visitare la cittadina di Amelia significa entrare in un museo a cielo aperto, poiché molte sono le situazioni stratigrafiche che coinvolgono diverse epoche e molti i palazzi che espongono bassorilievi e iscrizioni provenienti da edifici o sepolcri di epoca classica. Ad Amelia molto interessante è la ricerca sia del tracciato murario dell’epoca della colonizzazione romana in opera poligonale, sia di quello di epoca preromana, relativo alla cittadella umbra, che doveva situarsi nella parte alta della città, dove si trova la Cattedrale. Molte sono le rilevanze archeologiche, come le cisterne romane al di sotto del piano stradale di Piazza del Comune, le terme di Palazzo Farrattini, la stessa Porta Romana, presso la quale fu rinvenuta la famosa statua del Germanico, il valoroso condottiero figlio adottivo dell’Imperatore Tiberio, ucciso misteriosamente in Siria. La statua del Germanico trionfa nel piccolo museo della città, situato presso l’antico Collegio Boccarini ed è una delle migliori realizzazioni di statuaria bronzea dell’antichità. La visita archeologica della città sarà allietata da molte altre meraviglie di altre epoche e dalle imperdibili tradizioni gastronomiche locali.

L’antico popolo dei PLESTINI e il MAC (Museo Archeologico di Colfiorito)

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